Un viaggio breve e affascinante nella città di Quebec!

Essendo francese, sono sempre stata affascinata dal Canada e dalle sue province di lingua francese. La scorsa estate ho fatto un viaggio a Toronto e ne ho approfittato per andare a trovare un’amica in Quebec e vedere la città con i miei occhi.

Una delle cose che mi ha colpito di più, e credo che valga per ogni francese, è stato l’accento. L’accento quebecchese sembra così esotico! È stato davvero piacevole ascoltare un modo diverso di parlare, con moltissime espressioni idiomatiche nuove e persino lessico nuovo. Questo accento così adorabile li fa sembrare particolarmente amichevoli e accoglienti. A dir la verità, sono davvero accoglienti e amichevoli, indipendentemente dal loro accento!

Tutte le persone che ho incontrato a Quebec mi sono state di grande aiuto ed è stato incredibilmente facile attaccare bottone anche con dei completi sconosciuti. Se siete interessati a fare un corso di francese in questa città, tenete a mente questa informazione! Il fatto che fossi una straniera mi ha sicuramente aiutato ad alimentare le conversazioni, suscitando in loro domande, curiosità e interesse. Tanto più che non potevo dire due parole di fila senza che il mio accento francese mi tradisse! Credo che anche per la mia amica sia stato divertente ascoltare il mio gergo francese e altre espressioni insolite in Québec. La sera del mio arrivo siamo andate in un bar (in cui lavorava una sua amica) ed abbiamo assaggiato alcune birre locali.

Dopo esserci riposate, il mattino seguente siamo andate in un piccolo ristorante in stile americano per fare un brunch con un’altra sua amica. La mia amica era davvero felice che fossi lì e ci teneva molto che il mio soggiorno nella sua città fosse perfetto! Dopo un paio di pancake con sciroppo d’acero e uova ‘tournés crevés’, siamo uscite per esplorare Quebec. Quando ero arrivata in città la prima sera era già buio e perciò non avevo notato le sue peculiarità. Essendo stata a Toronto la settimana precedente, non sono rimasta particolarmente sorpresa di trovare stili architettonici simili e una pianta stradale a scacchiera nel quartiere della mia amica. Dopo le somiglianze iniziali, una volta giunte di fronte alle fortificazioni della città, Québec ha svelato un’atmosfera del tutto nuova.

La Città Vecchia, quartiere storico di Québec, sembra riportarti indietro nel tempo, al XVII secolo, ed è un segno inequivocabile delle radici europee della città. Abbiamo percorso una strada pavimentata in ciottoli fino a giungere in cima ad una collina, sulla quale si erige lo Château Frontenac. Ex residenza dei governatori coloniali britannici del Québec, quest’hotel imponente sovrasta tutta la città e parte del fiume San Lorenzo. Abbiamo camminato lungo la passeggiata della Terrasse Dufferin, un antico viale di legno che offre una splendida visuale del fiume, con l’isola di Orleans visibile all’orizzonte.

Alla fine della passeggiata, ti ritrovi in un posto davvero unico, le Pianure di Abramo. Mai visto un parco così prima! Questa vasta distesa di terra è un’oasi di pace e tranquillità, situata proprio al centro di una città movimentata e cosmopolita. Ciò che la rende davvero unica è il fatto che che all’ingresso del parco ti sembra di essere in cima al mondo, sia in senso metaforico che nel vero senso della parola.

C’è solo il cielo, intorno a te e all’orizzonte! A circa metà del percorso, puoi ammirare una splendida vista di tutta la città. La mia amica mi ha detto che le Pianure di Abramo hanno ospitato uno dei palchi principali del famoso Quebec City Summer Festival (è sicuramente nel mio elenco di cose da fare prima di morire!).

A quel punto mi era rimasto almeno un altro sito importante da vedere: il Parlamento. Situato sulla collina del Parlamento, vale assolutamente la pena vederlo se sei un amante della storia e dell’architettura! Davanti a questa imponente struttura del XIX secolo, giace una piazza molto graziosa, perfetta per rilassarsi dopo una lunga passeggiata.

Il giorno seguente, la mia amica mi ha portata al Parco delle Cascate di Montmorency, a poche fermate di autobus da casa sua. Anche se il tempo non era il massimo, le cascate hanno comunque fatto il loro effetto! Subito dopo ci siamo dirette all’acquario pubblico, anch’esso molto piacevole, soprattutto se ti piacciono gli orsi polari, le foche e i cefalopodi!

La sera abbiamo deciso di non uscire a causa della pioggia e la mia amica ha ben pensato che fosse arrivato il momento di farmi assaggiare una specialità canadese chiamata Poutine, fatta con patatine fritte, brown sauce e formaggio di latte cagliato. Probabilmente non sarà uno dei piatti più raffinati, ma è davvero saporito!

Il mio breve viaggio nella città di Quebec stava già per giungere ad una fine, perciò ho deciso di godermi al massimo il mio ultimo giorno di permanenza in questa incredibile città piena di storia! Abbiamo visitato il Museo della Civilizzazione , la cui mostra permanente mi ha dato una bella infarinatura sulla storia canadese. L’altra mostra, temporanea, ripercorreva la storia dei videogames e delle console. È stato bello rivivere la nostra infanzia ed è stato molto divertente giocare con ogni sorta di videogames, da Street Fighter all’ultimo Mario Kart!

Ultime due ore disponibili prima di riprendere il treno per Toronto. Mentre ci stavamo dirigendo verso la stazione, siamo passate davanti al mercato contadino del Vecchio Porto e non ho resistito alla voglia di dare un’occhiata alle bancarelle invitanti che vendevano frutta e verdura fresca, prodotti fatti con lo sciroppo d’acero e vari articoli di artigianato. Con un pacchetto di tè d’acero in borsa ed un irresistibile senso di nostalgia, ho salutato Quebec e la mia amica, promettendo a me stessa che un giorno vi avrei fatto ritorno.

Margaux