Scritto da:Apple Languages
Data di pubblicazione:6th September 2017
Pubblicato in:Home / Destinazioni / Francia / Le specialità gastronomiche del sud della Francia

Le specialità gastronomiche del sud della Francia

Ciao a tutti! Questo post riguarderà interamente le specialità gastronomiche della Provenza e non solo. Amo il cibo e nella mia vita ho viaggiato parecchio, provando diverse specialità del sud della Francia!.

Sono cresciuta a Grimaud, una città della regione di Var, che si trova a circa un’ora e mezza da Aix-en-Provence. La mia nonna paterna è di Tolone in Provenza, mentre mio nonno è cresciuto a Strasburgo ma nato a Bordeaux. I miei nonni materni, invece, sono di Tolosa, ma di origine tedesca.

Sono nata in una città a nord-est della Francia, ma quando avevo solo due mesi ci siamo trasferiti a Grimaud, in Provenza. I miei nonni paterni a quei tempi vivevano vicino a noi, a Cassis vicino Marsiglia. Siamo rimasti a Grimaud per sei anni, finché non ci siamo trasferiti a Bordeaux, dove ho cominciato la scuola. Tuttavia, ho frequentato gli ultimi tre anni di elementari a Tolosa, dopo che i miei si sono separati.

Mio padre si è trasferito a Parigi (e ora si considera a tutti gli effetti un parigino), mentre noi siamo rimasti a Tolosa, vicino ai miei nonni materni. Tuttavia, a 11 anni, mia madre ha deciso che ci saremmo trasferite a Francoforte, in Germania. A quei tempi conoscevo solo un po’ di tedesco base e, come le mie sorelle, la barriera linguistica mi preoccupava parecchio. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta! Nel giro di qualche mese parlavamo fluentemente tedesco! Ho un sacco di parenti da entrambe le parti della famiglia: una dozzina di cugini dalla parte mia madre e una ventina da quella di mio padre.

Ho almeno un membro della famiglia in ogni regione e, che ci crediate o no, riusciamo sempre a trovare il modo di vederci almeno una volta l’anno!

Ora che vi ho parlato un po’ di me, andiamo alla scoperta delle specialità gastronomiche:

Focaccia con le olive

La prima specialità di cui vi parlerò è la focaccia con le olive. La focaccia è un tipo di pane “piatto” a cui vengono aggiunte le olive prima di infornarla. Una volta cotta, la focaccia può essere usata come aperitivo o contorno durante i pasti. Può essere anche un ottimo accompagnamento per zuppe, insalate o vassoi di salumi!

Da dove provengo, la focaccia tradizionale è quella con le olive, anche se a volte può contenere pancetta a cubetti, acciughe o formaggio. La focaccia è di solito salata, ma esiste anche una versione dolce originaria di Aigues-Mortes nel dipartimento di Gard. La consistenza di quest’ultima ricorda un po’ quella delle brioche ed è aromatizzata all’arancia.

In origine, la focaccia è stata inventata per controllare la temperatura dei forni a legna nei panifici. Infornare la focaccia prima delle baguette o di altri tipi di pane, assicurava che la temperatura del forno fosse quella giusta. Una volta cotta la focaccia veniva usata come snack mattutino dagli apprendisti fornai.

Oggi, invece, la focaccia viene venduta in ogni panificio della Provenza, nei mercati, ecc. Da piccola la preparavo sempre con mia nonna che mi ha insegnato la sua ricetta segreta, ma in quanto tale non posso svelarvela! Non tutti hanno la possibilità di recarsi in Provenza per provare la focaccia, perciò ho deciso di condividere con voi la ricetta, anche se non si tratta di quella di mia nonna 😉

Tempo di preparazione: 30 min
Tempo a riposo: 3 ore in totale (2 + 1)
Tempo di cottura: 20 min

Ingredienti:
300g farina
20 cl acqua calda
5 cl olio d’oliva + un filo prima di cuocerla e servirla
16 g lievito
Olive nere (possono essere tagliate)
1 cucchiaino di sale
Sale fino

  • Mettete la farina e il sale in una ciotola creando uno spazio nel mezzo. Aggiungete il lievito, l’olio d’oliva e l’acqua. Mescolate e infine impastate per 10-15 minuti.
  • Create una palla con l’impasto e riponetelo in una ciotola. Copritelo e lasciatelo riposare per 2 ore.
  • L’impasto dovrebbe crescere, raddoppiando di volume.
  • Colpite con forza l’impasto per rimuovere il gas rilasciato dal lievito. In questo modo le bolle d’aria si distribuiranno in modo omogeneo all’interno dell’impasto. Appiattite l’impasto fino a formare un ovale e schiacciatelo usando le dita in modo da creare dei buchi. .
  • Trasferite l’impasto su una teglia da forno, copritelo e lasciatelo riposare per un’altra ora.
  • Pre-riscaldate il forno a 200°C.
  • Schiacciate nuovamente l’impasto con le dita e create dei solchi come quelli nella foto con l’aiuto di un coltello.
  • Disponete le olive sulla superficie e aggiungete un filo d’olio.
  • Infornate a 200°C per 20 minuti. A fine cottura, tiratela fuori e aggiungete altro olio e infine salate.
  • A questo punto non vi resta che mangiarla!

Calisson d’Aix

Spostiamoci ora al banchetto nuziale di Renato d’Angiò – Duca d’Angiò e Conte di Provenza – che si tenne nel 1454. Si narra che sua moglie, Jeanne de Laval, quell giorno fosse di pessimo umore e che per questo si rifiutasse di partecipare all’evento.

La leggenda narra che il cuoco di corte, Titsé, decise di prepararle un dolce a base di zucchero, mandorle e frutta candita per tirarla su di morale. Questo “miscuglio” d’ingredienti le riportò il sorriso, facendo sì che tutti s’interrogassero sul motivo della sua gioia ritrovata. A rispondere alla loro curiosità fu uno degli ospiti che disse “De cali soun!” (Abbracci!), dando il nome al dolce, ‘calisson’.

Oggi, i calissons si possono trovare praticamente dappertutto nel sud-est della Francia, anche se si tratta di una specialità originaria della Aix-en-Provence. Di solito, si accompagnano al caffè.

Qui di seguito potrete vedere come vengono preparati i calisson:


Brandade de morue

C’era una volta, nel XVIII secolo, una donna molto creativa che viveva a Nimes e un bel giorno ebbe un’idea: mescolare merluzzo e oli provenzali all’interno di un mortaio di pietra..

È così che nacque la “brandade”! Oggi, vi si aggiunge anche il puré di patate, sebbene la ricetta originale non lo preveda.

Un’ultima curiosità: il nome “brandade” deriva dal verbo “brandar” che significa mescolare in dialetto provenzale.

 


Tapenade

L’origine della tapenade risale al 1880. Un giorno uno chef marsigliese decise di triturare insieme capperi e olive nere per guarnire le uova sode. Aggiunse poi delle acciughe e del tonno marinato che condì con un filo d’olio, pepe, altre spezie e cognac.

Oggi gli ingredienti principali della tapenade sono le olive. Può essere usata sul pane o come salsa di verdure. Vi consiglio di accompagnarla con del vino!

 


Pissaladière

La pissaladiere è una specialità di Nizza. Si può considerare una variante della pizza, ma senza pomodoro. La “pissaladiere” deriva dal termine “pissalat”, ovvero pesce salato.

L’impasto consiste semplicemente in una pasta guarnita di cipolle, olive e acciughe. Di solito va mangiata fredda!

 


Cannelés di Bordeaux

In questo caso non si tratta di una specialità del sud-est della Francia, ma non potevo non inserirli nella lista! Sono deliziosi, in assoluto il mio dolce preferito. Mi viene fame solo a vederli in foto! Datemi una scatola di Cannelés e vi amerò per sempre!

I Cannelés nascono nel 1519 a Bordeaux . Le suore appartenenti al Convento delle Annunciate facevano si inventavano dolci usando la farina che trovavano sulle rive della Garonna. Rum, tuorli d’uova, un pizzico di vaniglia e ovviamente gli stampini che servono a dare ai cannelés la loro caratteristica forma.

Le suore era solite distribuire le proprie creazioni ai meno fortunati, una cosa che a quei tempi era considerata oltraggiosa. Fu proprio per questo motivo che le suore del convento vennero bandite nel 1790 e, fino al 1830, non si produssero più cannelés. Il loro rilancio fu merito di un pasticcere che li rese una specialità locale.

Spero che questo post vi sia piaciuto e vi abbia fatto venire voglia di visitare la Provenza, il sud della Francia o semplicemente la Francia in generale.

Come potete vedere c’è molto da scoprire!

– Maria

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